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L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

 
Sabato 16 Aprile 2011 PROVINCIA Pagina 33

 

PEDEMONTE. Atteso anche Alex Zanardi


Trofeo Tommasi
con i campioni
dell'handbike


Al via stamattina la 16a edizione con l'olimpionica Porcellato

Parte stamattina alle 10, il 16° Trofeo Massimo Tommasi, la gara nazionale di handbike su strada per diversamente abili. «Sui 15 giri del circuito», ha spiegato Piergiorgio Giambenini, presidente della omonima società sportiva che organizza la gara, «si confronteranno settanta atleti da tutta Italia. Saranno presenti Paolo Cecchetto, vincitore della scorsa edizione e ha dato la sua disponibilità anche Alex Zanardi. Tra le protagoniste femminili Francesca Porcellato, l'olimpionica di Vancouver, medaglia d'argento sui 5 Km ai recenti campionati del mondo invernali disputati in Siberia». Alla tradizionale presentazione a Villa Quaranta di Ospedaletto, introdotta da Pietro Mirabella, si sono dati appuntamento politici, sportivi ed esponenti del volontariato sociale richiamati da Ezio e Luciana Tommasi, i promotori del trofeo in ricordo del figlio Massimo, scomparso in un incidente stradale all'età di 23 anni. Proprio a questo tema della prevenzione degli incidenti e della sicurezza è legata l'attività del Gsc Giambenini, cui si associano l'Unità di prevenzione del Sert di Bussolengo, le scuole e la Polizia stradale di Verona. In preparazione del trofeo, il gruppo formato da Giuseppe Degani, Claudio Guardini, Marina Perlato, Andrea Conti, Roberto Zecchinato, Gianni Garbin, Graziano Buffo e Gianvito Linfozzi ha incontrato numerose scuole della Valpolicella e della città.
«Quello che questi atleti disabili hanno saputo trasmettere ai ragazzi», ha commentato il provveditore agli studi di Verona Giovanni Pontara, «è stato un messaggio di forza, una sfida nel progetto per il futuro. Parole che nessuno ha saputo utilizzare in maniera così efficace». «Lo confermano», ha sottolineato il prof. Giuseppe Degani, «i lavori scritti dei ragazzi per il concorso Impressioni ed osservazioni sull'handbike che saranno premiati dopo la corsa. Circa trecento tra elaborati e disegni che dimostrano la capacità di coinvolgimento e di testimonianza di atleti che hanno superato difficoltà gravissime e sono tornati a vivere grazie allo sport. Una ragazza nella sua poesia ha scritto “la vita è bella”: la lezione più profonda che scaturisce dal Trofeo Tommasi». L.C.

 

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