San Pietro in Cariano.
Incontro di sensibilizzazione ai problemi dell’handicap per le classi del
biennio dell’Itc «Lorenzo Calabrese», in vista della partecipazione al 12°
trofeo per handy bike Massimo Tommasi che si terrà a Pedemonte il 14 aprile
prossimo.
Il confronto con gli atleti diversamente abili del gruppo Gsc Giambenini Pier
Giorgio si è rivelato molto ricco ed avvincente. Hanno fornito la loro
testimonianza Marina Perlato, Graziano Buffo e Andrea Conti, che si sono trovati
al centro delle domande dei ragazzi. Tutti i partecipanti hanno saputo
trasmettere una forte emozione al pubblico con i loro racconti di vit a, prima e
dopo l’incidente che ha determinato l’handicap e la necessità di reinventare la
vita ogni giorno in una situazione prima inimmaginabile.
«Ci hanno fatto riflettere», spiega Serena Zuliani della classe 2 B,
«sull’importanza della vita e ci hanno trasmesso una forza d’animo straordinaria
nell’affrontare le situazioni più banali e apparentemente semplici». «La storia
di Andrea», riflette Andrea Bonesini, «mi ha proprio colpito perché questo
atleta disabile ha messo in luce una continuità di ideali ed una fedeltà a se
stesso relativa sia al periodo antecendete l’incidente, sia al momento di
affrontare la dura realtà dell’handicap». Molto favorevoli anche le impressioni
di Mattia Gelmetti e Mariana Cazacu: «Un incontro che ha offerto veramente molti
motivi di maturazione umana a tutti».
Presenti all’incontro Claudio Guardini che ogni anno si occupa
dell’organizzazione generale del trofeo e Ezio Tommasi, padre di Massimo, il
ragazzo di 23 anni scomparso in un incidente stradale nel cui ricordo ogni anno,
dal 1996, in primavera si tiene la gara di handy bike a Pedemonte.
Lino Cattabianchi