TORNA ALL'ELENCO

L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

 
Lunedì 25 Settembre 2006 sport Pagina 39

 
In handbike
sullo Stelvio!


Impresa di Paolo Bordignon

 

In handbike sullo Stelvio. Paolo Bordignon, del Gruppo sportivo ciclismo Giambenini, racconta con soddisfazione la sua avventura. L’ha preparata, nel corso dell’estate, con allenamenti in altura, nei dintorni del lago di Braies, a Prato Piazza, a San Candido. Lasciata la macchina al primo tornante di Bormio, a quota 1.1200 metri, «attrezzato fino all’inverosimile, lascio partire a piedi un amico ed affronto con entusiasmo la salita, dopo breve riscaldamento». «La strada - fa presente Paolo - è chiusa al traffico per la Stelvio Bike, alla quale mi sono iscritto, assieme a quesi diecimila ciclisti».
Paolo comincia presto a togliersi qualche indumento. Dice: «E’ indescrivibile l’appoggio morale che ricevo da uomini, donne, ragazzi, che mi affiancano e superano. Da un certo punto, rispondo loro solo con un cenno del capo, dato che la stanchezza comincia ad aumentare. Faccio spesso delle brevi soste per riprendere fiato, soprattutto nei tornanti».
Bordignon comincia ad «accusare crampi, a circa tre quarti della salita». «Gli ultimi due chilometri - ammette - sono micidiali, specie per il ritorno dei crampi. Dico a me stesso: la meta è lì... devo assolutamente farcela. E dopo circa cinque ore, tra gli sguardi increduli di tutti, arrivo ai fatidici 2.758 metri dello Stelvio. Immaginate la gioia immensa che si prova in quei momenti».
Paolo Bordignon può godere, così, dello splendido panorama. Ed affrontare la strada del ritorno. «In 40 minuti - dice - sono alla macchina, dopo aver percorso, in totale 44 chilometri e mezzo, grazie alla robustezza della favolosa handbike Giambenini-Maddiline e, soprattutto, al suo "freno a disco", con velocità di punta oltre i 60 orari».