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L'Arena
IL GIORNALE DI VERONA

 
Domenica 09 Luglio 2006 provincia Pagina 31

 
PESCANTINA. Questa mattina si corre il trofeo intitolato all’assessore morto lo scorso anno: attesi un’ottantina di concorrenti


I ciclisti disabili scendono in pista nel ricordo di Ticci


 

Pescantina. Questa mattina, nell’ambito della rassegna «Un fil de Pescantina», organizzata dalla cooperativa sociale Filo continuo onlus, alle 9.30 è in programma una gara di handbike, valida come quinta prova di campionato italiano per società, con partenza da piazza degli Alpini.
Il gruppo sportivo «Giambenini» e il Filo continuo organizzano il secondo trofeo «Luciano Ticci», per atleti disabili, su un circuito stradale misto di 3,5 chilometri da percorrere otto volte.
Al via sono attesi una ottantina di concorrenti, con presenze da tutta Italia e a nche dall’estero. Alle 12 premiazioni della gara e aperitivo per tutti. La festa proseguirà dalle 17 alle 19.30 con uno spazio dedicato ai bambini e alle famiglie per giochi, attività di animazione, laboratori di cartapesta e ceramica.
Ci sarà inoltre la presenza del gruppo Giacche Verdi, sezione Ponte di Veja G.o.l., che offriranno l’opportunità di provare l’emozione di un giro a cavallo, e The Willow, associazione culturale pellerossa. Alle 21 ballo con il gruppo «Economia e commercio». Durante la manifestazione sarà possibile assistere su maxi-schermo alla finale dei campionati mondiali di calcio tra Italia e Francia.
Il trofeo di handbike è intitolato a Luciano Ticci, nato a Siena nella contrada dell’Istrice nel 1938, morto nel 2005. Eletto in Consiglio comunale dal 1999 al 2004, ha ricoperto la carica di assessore alle manifestazioni ed è stato il primo presidente dell’assemblea consiliare. Ha dato impulso al primo Festival della fisarmonica a Villa Bertoldi e al raduno dei complessi bandistici con la sfilata per le vie del paese.
Sul fronte della valorizzazione delle memorie locali, ha lanciato l’idea di trasformare l’edificio della stazione in un museo della deportazione. Costante anche il suo impegno nell’Avis, come donatore premiato con la medaglia d’oro e apprezzata la sua opera di organizzatore della vita associativa della frazione di Ospedaletto, dove aveva stabilito la sua residenza.
Lino Cattabianchi